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Rilevatore monossido di carbonio: sicurezza al primo posto

26 Febbraio 2024

C'è un nemico invisibile che minaccia la nostra salute e la nostra sicurezza in casa: il monossido di carbonio. È un pericolo silenzioso, la principale causa di avvelenamento (anche mortale) tra le mura domestiche.
Contro questa minaccia, da gennaio 2024 è diventato obbligatorio equipaggiare tutti gli alloggi destinati all'affitto breve o turistico con un rilevatore di monossido di carbonio. Ciò al fine di proteggere le vite umane da un pericolo spesso sottovalutato.

Rilevatore monossido di carbonio: perché è importante

Il monossido di carbonio è un gas prodotto da una combustione incompleta di gas, legna o carbone. Si sprigiona da caldaie, stufe, caminetti, fornelli a gas malfunzionanti e può causare gravi intossicazioni, fino alla morte.
È un killer silenzioso perché completamente impercettibile (inodore e invisibile) e avvelena le persone senza che se ne accorgano.
Le buone pratiche sono un valido aiuto per ridurre i rischi. Per esempio, arieggiare bene gli ambienti e non lasciare incustoditi apparecchi funzionanti (ad esempio spegnere la stufa a legna o a gas prima di andare a letto) sono abitudini sane che andrebbero sempre adottate.
Atri consigli per prevenire gravi incidenti per la salute delle persone sono quelli di:

  • assicurarsi che le canne fumarie e i sistemi di ventilazione siano a norma e funzionino correttamente;
  • non utilizzare fornelli a gas per riscaldare l'ambiente;
  • fare controllare periodicamente gli impianti da personale qualificato.

Ma il rilevatore di CO è l'unico modo davvero efficace e sicuro per accorgersi in tempo della presenza di monossido e mettersi in salvo arieggiando le stanze e uscendo all'aria aperta.

Cosa sono e come funzionano i rilevatori di monossido di carbonio

Si tratta di dispositivi salvavita che attraverso un apposito sensore monitorano la concentrazione di CO nell'aria.
Quando il livello di monossido di carbonio supera una soglia predefinita, il sensore attiva un allarme acustico e visivo per avvertire i presenti del pericolo.

Sensore monossido di carbonio: elettrochimico o semiconduttore?

Esistono due principali tipi di sensori: a cella elettrochimica e a semiconduttore.
I primi funzionano grazie a una reazione chimica che avviene in presenza di gas CO. La reazione genera un segnale elettrico che viene poi tradotto in allarme.
I secondi funzionano grazie a un cambiamento di conducibilità del materiale semiconduttore in presenza di CO.
I sensori elettrochimici sono noti per essere più affidabili e sensibili rispetto ai più economici sensori a semiconduttore. Sono più precisi, stabili nel tempo e meno influenzati da fattori esterni, come la presenza di gas e altri contaminanti nell'ambiente, per cui il rischio di falsi allarmi si riduce al minimo. Inoltre, l’unica manutenzione richiesta è la loro sostituzione a fine vita.

Rilevatori CO: caratteristiche e qualità

Installare un rilevatore CO nel tuo immobile è un investimento importante per la tua sicurezza e quella di chi vi abita. Tanto più che adesso è obbligatorio se intendi destinare il tuo alloggio ad una locazione breve o turistica.
Ma poiché si tratta di dispositivi salva-vita, la scelta dovrebbe cadere su un prodotto con determinate caratteristiche di qualità affinché possa garantire la sicurezza che cerchi.

  1. Il sensore: optare per un rilevatore con sensori affidabili come quelli elettrochimici, che garantiscono precisione, sensibilità, stabilità nel tempo e durata.
  2. Certificazioni e conformità: il rilevatore deve essere conforme alla normativa europea EN 50291-1:2010.
  3. Allarme: deve essere sia acustico che ottico, affinché anche una persona anziana o con disabilità possa avvertirlo.
  4. Storicità del marchio: non è solo una questione di reputazione. Un marchio da tempo sul mercato come Geca (che è attiva nel settore della sicurezza domestica da 30 anni) è la miglior garanzia di un'assistenza post vendita senza compromessi: significa che si tratta di un'azienda solida e affidabile e dunque tu potrai sempre contare su un’assistenza puntuale e attenta.
  5. Installazione: la qualità di un rilevatore si misura anche dalla sua facilità di installazione, uso e manutenzione. I rivelatori di monossido di carbonio di Geca, che devono essere installati e posizionati secondo quanto stabilito dalla norma UNI 11522, non richiedono verifiche periodiche o manutenzione e vanno sostituiti alla scadenza indicata sul prodotto.
  6. Funzionalità: oltre ad un buon allarme ottico e acustico, è importante che il rilevatore sia dotato dell'autotest con il quale il dispositivo fa un auto-monitoraggio periodico per ricercare e segnalare eventuali guasti o anomalie. Inoltre, deve avvertire l'utente quando il prodotto arriva a fine vita ed è necessario sostituirlo.
Allarme monossido di carbonio: a batteria o collegato alla rete?

La scelta tra un rilevatore di monossido di carbonio alimentato a batteria o collegato alla rete elettrica dipende dalle esigenze specifiche, dal contesto e dalle preferenze personali.
Un rilevatore a batteria ha il vantaggio di essere facile e veloce da installare. Non necessita del cablaggio dei fili elettrici e dunque può essere installato ovunque, anche se non ci sono prese nelle vicinanze; è portatile e può essere spostato in un'altra stanza, purché rispettando le normative. Inoltre, funziona anche in caso di blackout. Nel caso del rilevatore Beta di Geca, non devi nemmeno preoccuparti di sostituire la batteria: la sua durata, infatti, è garantita 6 anni, quando il sensore a cella elettrochimica arriva a fine vita e va comunque sostituito.
Un rivelatore collegato alla rete ha lo svantaggio di avere bisogno di un cavo di alimentazione e di non essere in grado di funzionare in caso di blackout (se non dotato di alimentazione tampone), ma ha il vantaggio di incorporare un relè che consente, in caso di allarme, di attivare in modo autonomo un dispositivo di areazione o ventilazione.
Considera, comunque, che anche un rilevatore collegato alla rete elettrica - così come quello a batteria - necessita di essere sostituito quando raggiunge il fine vita (i prodotti Geca garantiscono oltre 6 anni di durata).

Dove posizionare i sensori di monossido di carbonio

I criteri di posizionamento dei rilevatori di CO sono dettati dalla normativa europea EN 50292 che fornisce prescrizioni ben precise a seconda che nella stanza siano presenti apparecchi a combustione (fornelli a gas, caminetto, stufa) oppure no (ad esempio camera da letto, corridoio ecc).
Inoltre, occorre evitare di posizionare il dispositivo evitando ostacoli, in locali chiusi dove non c'è ricambio d'aria, su pareti umide.
In ogni caso, poiché si tratta di dispositivi salva-vita è buona regola lasciare che ad installarli sia personale qualificato, che a lavoro ultimato rilasci un certificato di conformità. A maggior ragione se sono necessari collegamenti elettrici.
Un'installazione non professionale, infatti, può alterare le prestazioni del rilevatore e vanificare la sicurezza.

Perché affidarsi a Geca per la sicurezza

Geca offre un'ampia gamma di rilevatori di monossido di carbonio, con diverse caratteristiche e fasce di prezzo. Per il settore domestico Beta 762 CO è un rilevatore a batteria di ultima generazione, conforme alla norma europea EN 50291-1:2010 e garantisce per oltre 6 anni il funzionamento della batteria e dei sensori. Ogni 10 minuti effettua un auto-test: l'apparecchio controlla automaticamente che tutti i componenti, compreso il sensore, siano efficienti e in caso di anomalie emette un segnale di allerta.
Geca è un'azienda italiana attiva da oltre 30 anni nel settore della sicurezza. Produce e collauda i prodotti nei propri stabilimenti lombardi. Per questo è sempre garantita la pronta consegna e la disponibilità immediata di ricambi.
Non mettere a rischio la tua vita e quella dei tuoi ospiti: scegli Beta di Geca.

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